E’ bello sapere che…

Lettera di un allievo del I° anno di teatro 13|14

“16-06-2014 Lunedì

Ci sono giornate che non si dimenticano e il 14 Giugno 2014 sarà una di queste.

Insieme ai miei compagni di avventura, abbiamo rappresentato il saggio. Una giornata bellissima piena di emozioni piena di energia, di entusiasmo, di forza e di ansie.

Arrivo alle 14 davanti al teatro…prove, sistemazioni delle luci e del palco, la pausa il riscaldamento divertimento risa preoccupazioni, vestizione…riposo…ansie …ora passa…riscaldamento…ultimi ritocchi…riti con quelli del terzo anno…arriva il pubblico…inizia lo spettacolo…brucia dentro il suo srotolarsi, ma nello stesso prende fuoco e come un foglio in balia delle fiamme si accartoccia su se stesso e si consuma, liberando un’immensa energia, una bellissima emozione, che ci porta in alto, come in una danza di mille colori che sfiora il cielo per poi tornare giù, verso terra, verso la nuda terra, inebriata dal quel movimento infinito, che rimarrà scolpito indelebile nei nostri occhi nel nostro cuore, fino all’ultimo respiro di questi nostri passi, ritrovatisi lì, come per magia e come per magia nella stessa direzione, in una vita fatta di tante direzioni.

Poi applausi, luci, gioia, una musica del cuore, applausi veri, il pubblico pieno di emozioni e convinzioni , noi ancora di più, noi per un istante a guardar negli occhi le stelle ed essere piccole luci di questo immenso infinito. Che Bello!!!

Poi si torna indietro, come il ritornare da una fiaba, e che fiaba…con qualcosa che splende nei nostri occhi…nelle nostre mani…nel nostro petto: Felicità.

Una pizza in compagnia, la partita dell’Italia…il vociare del gruppo, abbracci…racconti baci…risa…e ancora tante emozioni che si rincorrono, come bambini festanti, che si nascondono per gioco ora dietro a quel bicchiere , ora dietro a quelle bottiglie, a spiarci a spiare la nostra piccola e grande felicità, di un viaggio fatto insieme.

E come in ogni viaggio, che si rispetti, c’è un capolinea, il treno è arrivato e i passeggeri erranti si salutano, ultimi abbracci di un’energia infinita, che questa pioggia non può spegnere ma solo raccontare nella nostalgia di una lacrima. Nell’ultimo sguardo lasciato alle nostre spalle, ci accompagna la stanchezza, e nella dolcezza di una sua carezza ci lasciamo addormentare, convinti che domani, tutto sarà ancora lì, come vestiti lasciati lì, sulla sedia in fondo al letto pronti a riprender vita…basta toccarli…ma non sveglatemi ho voglia di sognare ancora un po’.

 

Grazie a te Valentina, che pazienza!!! Come bambini dell’asilo, uno di quà l’altro di là, c’è quello che piange perché si è fatto la bua, l’altro che non la smette di ridere, qualcuno che fa il biricchino, non è facile. Ma tu hai avuto la bacchetta magica, e hai conquistato quei piccoli monelli e gli hai raccontato una bellissima storia, e tutti ad ascoltarti come incantati, per diventarne tutti protagonisti affascinati nell’esserlo:Grazie!!!

Comunque un forte abbraccio a tutti voi, chissà dove la vita ci porterà, dentro alla nostra quotidianità di un viaggio sempre in evoluzione;

ma per me voi siete persone e rimarrete persone

belle ,simpatiche, meravigliose e uniche dentro a questo mio cuore, che vi fa i suoi migliori in bocca al lupo, perché ogni vostro più piccolo sogno, desiderio e progetto si possa realizzare ,convinto che saprete arrivare là dove i vostri luminosi occhi avranno posto il loro traguardo, nella gioia di una vita di gioie. Cosa succederà adesso? Non lo so…ma è bello così.

 

Ciao Giuliano”


Teatro Araldo di Torino. “TERRORE E MISERIA DEL TERZO REICH”

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