UN PURO NULLA

UN PURO NULLA

tratto dall’omonimo romanzo di Luca Borgia

Produzione O.P.S. Officina Per la Scena

“Mi chiamo Sante Borgia. Mi sono sempre chiamato così, anche se ho avuto mille identità e ho vissuto mille vite. In dieci anni di giri gratuiti sulla giostra del precariato salariale, tutte le agenzie della flessibilità sofferente che ho assaltato, ho perso pezzetti di Sante, uno qui uno lì. Sante Borgia si è sgretolato tra le questue infami dei tremila e più salari che ho mendicato. Una notte, senza rendermene conto, mi sono trovato con l’ultimo pezzettino di Sante tra le mani. Un nocciolino. Me lo sono cacciato in tasca e sono rimasto con un puro nulla in mano. Ma quello, quel Sante, non ha voluto saperne di sparire e mi ha bruciato i pantaloni. E ora, ora non so più dove metterlo…”

Sante ci racconta alcune delle folli esperienze che ha vissuto in dieci anni di precariato salariale. Un Puro Nulla è un blues, un canto di ironica disperazione, un assolo amaro e dissacrante, il flusso di coscienza graffiante e sarcastico di un perfetto signor nessuno: un giovane laureato, una ci=à in trasformazione come Torino, tra fabbriche in abbandono e grandi even:, la ricerca di un’identità sempre a portata di mano eppure continuamente sfuggente. Ci racconta del mondo delle fabbriche dove la sicurezza del lavoratore è barattata o calpestata dalle esigenze del mercato globale, dei call-center dove il diri=o alla salute e alla dignità del lavoratore sono presi in giro dalla poli:ca aziendale del

team-building, delle piccole imprese che succhiano il sangue del questuante precario di turno, cancellandone la vita privata, in un continuo ricatto del rinnovo del contratto. Una visione cinica e disincantata, appassionata e grottesca di un mondo lavorativo impazzito e schizofrenico del quale Sante canta le contraddizioni e le brutalità. Uno spettacolo dal forte impatto sonoro dove la voce di Sante è accompagnata e sostenuta da panorami sonori graffiante lisergici, dove il canto di una chitarra tratteggia e dipinge gli spazi del racconto.